Annamaria Crugliano – Tristezza
Il dolore è quel buco che le parole sovrasta in silenzi di lacrime mute, mute perché tu urli dentro.
Il dolore è quel buco che le parole sovrasta in silenzi di lacrime mute, mute perché tu urli dentro.
Ci sono sfoghi per i quali possiamo consolarci solo da soli, peraltro in modo pessimo.
Ricordati di te stesso sempre. Non dare spazio al dolore, ma dagli lo spazio necessario per accettarlo e poi superarlo. Si può ricominciare sempre, si può ripartire da zero. Non sempre si dimentica tutto, le ferite restano ma tu puoi ricominciare lo stesso. Non arrenderti mai, non cedere alla voglia di fermarti. Se sei stato fermato anche per un breve tempo nella vita allora saprai che non serve a nulla. Quindi continua a camminare anche con le lacrime, ma tu cammina. Piano piano il dolore sarà più lontano e le lacrime spariranno e magari nel tuo cammino avrai incrociato anche chi ha saputo far rinascere un sorriso.
Avrò paura delle mie catene solo quando imparerò che esse son giuste.
Siedo dinanzi ad una finestra, con la testa china penso e soffro dal dolore che risiede dentro di me, ad un certo punto alzo il capo e i miei occhi scrutano quell’infinita distesa, la tenue luce li accarezza, il canto degli uccelli lambisce le mie orecchie e un dolce sorriso scorge nel mio viso e a quel sorriso mi rendo conto che oltre il dolore c’è qualche altra cosa che vale la pena darle attenzione: la grazia del mondo e la rarità della vita.
Ci sono giorni in cui dalla bocca ti escono sorrisi malgrado intorno al cuore tu abbia del filo spinato.
Scorrono lacrime di ricordi che si posano sul cuore e lo scombinano.