Annamaria Crugliano – Tristezza
Credo che se non ti amassi e fosse vero soffrirei… per te. Credo anche che se ti amassi e fosse vero (ed io non lo so) soffrirei… per me.
Credo che se non ti amassi e fosse vero soffrirei… per te. Credo anche che se ti amassi e fosse vero (ed io non lo so) soffrirei… per me.
Non riuscire più a ridere insieme è un segno ineluttabile di scarsa sinergia, di amore deteriorato.
Dovrei prendere queste mie mani staccarle e buttarle da qualche parte perché scrivono cose che non dovrebbero a persone che non mi amano!
La condanna peggiore è il rimpianto.
Le lacrime non vanno trattenute, perché annegare nel dolore? Piangere è un fatto naturale. Se mi sento un magone alla gola e mi sento triste piango con molta naturalezza e mi alleggerisce il cuore e mi fa stare bene, potrei morire forse se mi fosse proibito di farlo. Mia nonna mi diceva che piangere fa bene è liberatorio, non risolve i nostri problemi, ma ci aiuta a sfogarci e a sentirci leggermente meglio, e quando si smette di piangere e si sorride gli occhi diventano belli, non so se e vero, ma si da il caso che i miei dopo sono bellissimi.
Lascia che la sofferenza ti cambi, ma mai in peggio, né nei tuoi confronti né in quelli degli altri.
Siamo gocce di dolore, riflessi incondizionati di felicità.