Anonimo – Abitudine
Anche se abitudine non è stata mai… Vibra ancora una volta per me.
Anche se abitudine non è stata mai… Vibra ancora una volta per me.
Tanto l’importante è divertirsi. È ovvio, tu devi essere felice. Non c’è posto per la tristezza in questo mondo vero? Prima osservi le disgrazie che accadono nel mondo, al telegiornale, in maniera spesso e volentieri distaccata, poi magari ti commuovi alla vista di un cucciolo di panda appena nato. Ma tu sei felice. Felice forse, di fare una vita come tante altre. Felice perché qualcuno ti ha detto che è così che deve essere. Felice perché la società decide costantemente per te. Ma allora perché si ha paura di morire? Perché si cerca sempre di allungare la nostra permanenza su questo mondo? La felicità è il compimento di noi stessi, l’apice di un qualcosa che prima o poi deve finire. Sta a noi scegliere se raggiungere questo apice oppure no. Essa è un obiettivo talmente importante per noi che al suo compimento nulla riesce ad avere più un senso, se non la felicità stessa.
Natura… madre natura… grande donna padrona nel mondo.
Principi azzurri… principesse… favole…Ragazzine che pretendono una scritta banale su un muro…Stronzate!L’amore non vuol dire…
Se non mi complico la vita io mi annoio!
Immaginiamo grandi cose sull’amore ma poi scopriamo che può essere contenuto in poche parole.
Tra il dire e il fare c’è di mezzo la voglia di agire.
Tanto l’importante è divertirsi. È ovvio, tu devi essere felice. Non c’è posto per la tristezza in questo mondo vero? Prima osservi le disgrazie che accadono nel mondo, al telegiornale, in maniera spesso e volentieri distaccata, poi magari ti commuovi alla vista di un cucciolo di panda appena nato. Ma tu sei felice. Felice forse, di fare una vita come tante altre. Felice perché qualcuno ti ha detto che è così che deve essere. Felice perché la società decide costantemente per te. Ma allora perché si ha paura di morire? Perché si cerca sempre di allungare la nostra permanenza su questo mondo? La felicità è il compimento di noi stessi, l’apice di un qualcosa che prima o poi deve finire. Sta a noi scegliere se raggiungere questo apice oppure no. Essa è un obiettivo talmente importante per noi che al suo compimento nulla riesce ad avere più un senso, se non la felicità stessa.
Natura… madre natura… grande donna padrona nel mondo.
Principi azzurri… principesse… favole…Ragazzine che pretendono una scritta banale su un muro…Stronzate!L’amore non vuol dire…
Se non mi complico la vita io mi annoio!
Immaginiamo grandi cose sull’amore ma poi scopriamo che può essere contenuto in poche parole.
Tra il dire e il fare c’è di mezzo la voglia di agire.
Tanto l’importante è divertirsi. È ovvio, tu devi essere felice. Non c’è posto per la tristezza in questo mondo vero? Prima osservi le disgrazie che accadono nel mondo, al telegiornale, in maniera spesso e volentieri distaccata, poi magari ti commuovi alla vista di un cucciolo di panda appena nato. Ma tu sei felice. Felice forse, di fare una vita come tante altre. Felice perché qualcuno ti ha detto che è così che deve essere. Felice perché la società decide costantemente per te. Ma allora perché si ha paura di morire? Perché si cerca sempre di allungare la nostra permanenza su questo mondo? La felicità è il compimento di noi stessi, l’apice di un qualcosa che prima o poi deve finire. Sta a noi scegliere se raggiungere questo apice oppure no. Essa è un obiettivo talmente importante per noi che al suo compimento nulla riesce ad avere più un senso, se non la felicità stessa.
Natura… madre natura… grande donna padrona nel mondo.
Principi azzurri… principesse… favole…Ragazzine che pretendono una scritta banale su un muro…Stronzate!L’amore non vuol dire…
Se non mi complico la vita io mi annoio!
Immaginiamo grandi cose sull’amore ma poi scopriamo che può essere contenuto in poche parole.
Tra il dire e il fare c’è di mezzo la voglia di agire.