Anonimo – Cielo
Cielo diventa nero. Cielo fatti più scuro, solo un po’, così che la tua luce non illumini i miei pensieri.
Cielo diventa nero. Cielo fatti più scuro, solo un po’, così che la tua luce non illumini i miei pensieri.
Il cielo di città mi piace perché puzza di basso, di uomini. Il cielo di campagna invece mi fa paura. C’è solo roba del Signore, lassù: stelle, stelloni, nuvole al galoppo. E poi che mi mettevo a fare in campagna? A litigare con gli alberi? Quelli sono tranquilli, beati, ti fanno sentire uno sputo. La natura è tutta arrogante, è roba diretta del Signore, e giustamente un po’ di strafottenza ce l’ha.
Se una persona ci tiene a te farà l’impossibile per non perderti.
Se non vivi per qualcosa, muori per niente.
Nulla è più sincero di uno sguardo. Gli occhi sanno dire ciò che la bocca…
Mi pentium! Non “intels” i tuoi “directories”, con la “windows” aperta e seguendo un “path” non autorizzato “adobe” un pasto cogliendo dopo molte “acrobat” su un “dos” la mia prima “apple” un po’ “acer” peraltro dal sapore “excel” prometto che non lo farò “e-mail” più al fin di poter avere “access” in paradiso. Non sono solo “word” ma cercherò di essere “word perfect” e di aver più “control panel” rispettando le indicazioni della mia “word star” e ci metterò tutta la mia “smart suite” nonché tutte le mie “gestioni risorse” come pure tutto il mio “power point” anche quando al lavoro in “office” in vacanza, riprendendo “photo de luxe” o attraverso delle “preview” di vari “netscape” dipingendo i miei preferiti “corel draw” e così “save”.
Fino a che punto il cielo nero che tu vedi è realmente nero se dall’altra parte del mondo è celeste e splendente.