Anonimo – Medicina e salute
Un quarto di ciò che mangiamo serve per vivere. Gli altri tre quarti servono a far vivere i medici.
Un quarto di ciò che mangiamo serve per vivere. Gli altri tre quarti servono a far vivere i medici.
I grandi uomini si misurano da ciò che danno e non da ciò che ricevono.
Domandarmi perchè ti adoro, è l’inutile follia di starti vicino, e sentire tutti i miei sensi, attratti come gravità, su di te… ti appartengo.
Ti amo quando ridi, piangi, scherzi… ti amo per ogni cosa che fai… ti amo…
Avere coraggio non significa non avere paura, ma non permettere alla paura di fare scelte al posto nostro;il coraggio è una libera scelta.
Un medico coscienzioso deve morire con il malato se non possono guarire insieme.
La vulnerabilità e l’incapacità a fronte di una malattia porta a un credo, quel lumicino di speranza che ci da la forza di andare avanti.
I grandi uomini si misurano da ciò che danno e non da ciò che ricevono.
Domandarmi perchè ti adoro, è l’inutile follia di starti vicino, e sentire tutti i miei sensi, attratti come gravità, su di te… ti appartengo.
Ti amo quando ridi, piangi, scherzi… ti amo per ogni cosa che fai… ti amo…
Avere coraggio non significa non avere paura, ma non permettere alla paura di fare scelte al posto nostro;il coraggio è una libera scelta.
Un medico coscienzioso deve morire con il malato se non possono guarire insieme.
La vulnerabilità e l’incapacità a fronte di una malattia porta a un credo, quel lumicino di speranza che ci da la forza di andare avanti.
I grandi uomini si misurano da ciò che danno e non da ciò che ricevono.
Domandarmi perchè ti adoro, è l’inutile follia di starti vicino, e sentire tutti i miei sensi, attratti come gravità, su di te… ti appartengo.
Ti amo quando ridi, piangi, scherzi… ti amo per ogni cosa che fai… ti amo…
Avere coraggio non significa non avere paura, ma non permettere alla paura di fare scelte al posto nostro;il coraggio è una libera scelta.
Un medico coscienzioso deve morire con il malato se non possono guarire insieme.
La vulnerabilità e l’incapacità a fronte di una malattia porta a un credo, quel lumicino di speranza che ci da la forza di andare avanti.