Anonimo – Sogno
Ti conoscevo con le parole. Il tuo ritratto erano parole, tu eri parole. Poi ho visto i tuoi occhi, i tuoi occhi, i tuoi occhi.
Ti conoscevo con le parole. Il tuo ritratto erano parole, tu eri parole. Poi ho visto i tuoi occhi, i tuoi occhi, i tuoi occhi.
Chiudo la finestra, e il silenzio popola la mia stanza, non più rumore, solo l’aggrovigliarsi di pensieri nella mia mente, tra tanti volti appare il tuo. Il mondo si riaccende e si illumina di te, mentre nella stanza si diffondono parole d’amore, che come cascate rinfrescano il mio cuore.
Nessun sogno è possibile se non sei in grado di viverlo.
Finché siam gregge, è giusto che ci sia crìcca social per leggi decretar; finché non splende il sol dell’anarchia vedremo sempre il popol trucidar.
I falsi amici corrono con le lepri e cacciano coi cani.
Non appoggerò i piedi su Marte: non calpesterò il sogno.
È strano pensare di quanti tempi possa essere fatta la notte. Ti fa rivivere il tempo passato. Ti regala le sensazioni del tempo presente, ti proietta nel futuro, e tu ogni notte sai che viaggerai, ma non sai in quale tempo né con che sogno sognerai.