Ettore Mazzuchelli – Antichi aforismi
Convien amare più il donatore che il dono.
Convien amare più il donatore che il dono.
Non bisogna ascoltare più del necessario.
Il suicidio è l’indebolimento del cervello.
L’ignoranza pedante ed orgogliosa deve esser combattuta con le stesse armi.
Meno che si può (parlando della pratica) si dee parlare o scrivere in superlativo e comparativo, e quasi sempre in positivo: poiché il superlativo ha molte volte dell’ampolloso, dell’adulatorio, dell’agro o dell’affettato; il comparativo ordinariamente è odioso, spiacente o ardito; ed il positivo e si, sincero e netto, almeno più degli altri due.
I grandi cuori sono capaci di tenere di gran segreti.
Non li siam nutriti con l’umido, viviamo col caldo, e moriamo col freddo.
La invenzione propria degl’ingegnosi; la elezion dei prudenti; l’esecuzione dei forti.
Poi sarà la donna, relativamente a certe conversazioni, a certi teatri, o a certe case, si può dire in breve, applicando ciò che ciascuna di loro: partinne Penelope, e ritornonne Elena.
Quando si cessa d’amare una persona si soffre meno del suo odio e del suo amore.
I primi moti e improvvisi sono le spie della mente.
I viaggiatori, che hanno la vera religione, si guardino ritornare a casa ateisti dopo esser ripartiti cattolici.
Tutte le regole hanno le loro eccezioni e tutte le leggi hanno le loro appendici, e non evvi che il timore e l’amore verso Dio con tutte le conseguenze e dipendenze, relativamente a Lui, che non ne ammette veruna.
È cosa grande l’avere a luogo, e tempo, intrepidezza di dire altrui una verità che dispiaccia; ma è cosa maggiore l’ha avere altri in tale occasione un gran fondo di sincerità e di umiltà per riceverla.
Il falso viso di cinesi e degli indiani, somiglia a quello del macacco.
Che giova l’abbondanza di beni materiali nell’inopia e nell’impotenza dello spirito e domanda non v’è peggior miseria che la miseria di certi ricchi.
Si rimane esterrefatti quando si considera di che poco uso sia nel mondo la verità.