Antonella Coletta – Tristezza
Ho compreso che il dolore ti “scava dentro”. Ma i sorrisi lo fanno molto di più.
Ho compreso che il dolore ti “scava dentro”. Ma i sorrisi lo fanno molto di più.
Con le lacrime versate per amore, si potrebbe innaffiare un deserto.
Camminando lungo il sentiero della mia immaginazione, la mia anima si perde piangendo lacrime di disperazione.
Ci sono momenti che aspetti da una vita, eppure ti coglieranno impreparato, senza parole.
Ho l’anima antica. Non amo il cellulare, i messaggi. Ma guardare gli occhi, respirarne l’anima di ogni singola parole. Adoro il muovere lento delle mani e il profumo della carta intrisa di inchiostro. Le case in cui si impasta ancora il pane così come a farci l’amore. Amo i cavalli e quel modo tutto loro di muoversi, come sempre in attesa di un appuntamento; e quell’idea di libertà che ti donano sempre, anche dietro un misero recinto. Amo i fiori e le parole dolci, le canzoni e le dediche. Amo chi mi fa arrossire, ma il complimento deve esser garbato. E non dimentico. Ricordo a lungo. Ricordo per sempre.
Quando si è delusi e svuotati è inutile cercare appigli negli altri. È un bene restare soli e rimettersi in piedi, ritrovarsi e riprendersi in mano la vita. Solo quando si ha imparato a stare soli si può amare davvero qualcuno… Perché a quel punto quel qualcuno è una vera e propria “scelta” e non un maledetto “bisogno”.
Dovremmo vivere per elargire amore, no per macchiare il nostro cuore d’odio e di dolore.