Antonella Coletta – Tristezza
Ho compreso che il dolore ti “scava dentro”. Ma i sorrisi lo fanno molto di più.
Ho compreso che il dolore ti “scava dentro”. Ma i sorrisi lo fanno molto di più.
Come dire ad una persona che ti ha deluso? Che ti ha perso. Che i troppi lividi adesso li vedi e li riconosci. Le parole segnano e adesso hai un solco dentro. Come dire mi hai così tanto ferito da annullare me e te? Siamo bravi ad offendere, ad “alzare la cresta”, meno a difenderci davvero nel senso di protezione. Meno a farci rispettare. A parlare, poi, di sentimenti.
Vorrei andare via e dimenticare tutto il passato che purtroppo è ancora troppo presente.
Non mi piace la nostalgia, a meno che non sia la mia.
La morte di una persona, dovrebbe essere come si viene alla luce. Nonavere la vita attaccata ad un filo, insomma, che non dipenda da unamacchina che non fa altro di procurarti altro dolore, altra sofferenza che tifa pentire di aver vissuto. Se un uomo deve rimanere sdraiato un lettino peril resto dei suoi giorni, sarebbe meglio volare in un posto chiamato paradiso.
Le ferite dell’anima restano sempre vive, ti consumano lentamente anche quando sembrano “dormire”.
Le persone entrano nella tua vita e lasciano il segno. Sia di dolore, di tristezza, di gioia, di felicità. Queste persone restano nel cuore per sempre.