Antonella Rispoli – Paura & Coraggio
Potrei considerare la paura come mio compagno di vita: paura di sbagliare, paura di crescere, paura del futuro, semplicemente paura, paura di vivere.
Potrei considerare la paura come mio compagno di vita: paura di sbagliare, paura di crescere, paura del futuro, semplicemente paura, paura di vivere.
Dobbiamo avere sempre la forza di attraversare i ponti della vita, lasciando dietro di noi tutto ciò che ci ha fatto male. La felicità ci sta aspettando dall’altra parte.
Tutti nasciamo coraggiosi, perché ci vuole molto coraggio a venire alla luce, poi c’è chi lo coltiva e lo usa quando serve, quello che lo dimentica, perché la paura è troppo forte e quello che lo vende al miglior offerente.
Non vince chi ha l’ultima parola ma chi ha la spada in mano.
Ci vuole poco coraggio per far male, ma tanto coraggio per perdonare.
Le cose che possono sembrare le più ardimentose e ardue spesso ci fanno credere di essere incapaci di farle. Perdiamo giorni, ore, minuti lamentandoci della difficoltà di alcune cose e che quelle cose forse non fanno per noi. Ma in realtà nel momento in cui smettiamo di sentirci incapaci e iniziano a fare le cose, a capirle, ci meravigliamo di come esse possano diventare cosi chiare se solo ci fossimo fermati molto prima. Spesso anche vivere le paure molto Forti richiede coraggio, ma si ha più coraggio vivendo e camminando insieme alla paura, piuttosto che stare fermi ad aspettare che essa vada via. Un po come quando piove. Hai due possibilità: o fermarti e aspettare che smetta di piovere, o aprire un ombrello e camminare sotto la pioggia.
Prigioni d’avorio. Musofobici: è così che serviamo, nati.
Dobbiamo avere sempre la forza di attraversare i ponti della vita, lasciando dietro di noi tutto ciò che ci ha fatto male. La felicità ci sta aspettando dall’altra parte.
Tutti nasciamo coraggiosi, perché ci vuole molto coraggio a venire alla luce, poi c’è chi lo coltiva e lo usa quando serve, quello che lo dimentica, perché la paura è troppo forte e quello che lo vende al miglior offerente.
Non vince chi ha l’ultima parola ma chi ha la spada in mano.
Ci vuole poco coraggio per far male, ma tanto coraggio per perdonare.
Le cose che possono sembrare le più ardimentose e ardue spesso ci fanno credere di essere incapaci di farle. Perdiamo giorni, ore, minuti lamentandoci della difficoltà di alcune cose e che quelle cose forse non fanno per noi. Ma in realtà nel momento in cui smettiamo di sentirci incapaci e iniziano a fare le cose, a capirle, ci meravigliamo di come esse possano diventare cosi chiare se solo ci fossimo fermati molto prima. Spesso anche vivere le paure molto Forti richiede coraggio, ma si ha più coraggio vivendo e camminando insieme alla paura, piuttosto che stare fermi ad aspettare che essa vada via. Un po come quando piove. Hai due possibilità: o fermarti e aspettare che smetta di piovere, o aprire un ombrello e camminare sotto la pioggia.
Prigioni d’avorio. Musofobici: è così che serviamo, nati.
Dobbiamo avere sempre la forza di attraversare i ponti della vita, lasciando dietro di noi tutto ciò che ci ha fatto male. La felicità ci sta aspettando dall’altra parte.
Tutti nasciamo coraggiosi, perché ci vuole molto coraggio a venire alla luce, poi c’è chi lo coltiva e lo usa quando serve, quello che lo dimentica, perché la paura è troppo forte e quello che lo vende al miglior offerente.
Non vince chi ha l’ultima parola ma chi ha la spada in mano.
Ci vuole poco coraggio per far male, ma tanto coraggio per perdonare.
Le cose che possono sembrare le più ardimentose e ardue spesso ci fanno credere di essere incapaci di farle. Perdiamo giorni, ore, minuti lamentandoci della difficoltà di alcune cose e che quelle cose forse non fanno per noi. Ma in realtà nel momento in cui smettiamo di sentirci incapaci e iniziano a fare le cose, a capirle, ci meravigliamo di come esse possano diventare cosi chiare se solo ci fossimo fermati molto prima. Spesso anche vivere le paure molto Forti richiede coraggio, ma si ha più coraggio vivendo e camminando insieme alla paura, piuttosto che stare fermi ad aspettare che essa vada via. Un po come quando piove. Hai due possibilità: o fermarti e aspettare che smetta di piovere, o aprire un ombrello e camminare sotto la pioggia.
Prigioni d’avorio. Musofobici: è così che serviamo, nati.