Antonello Meis – Stati d’Animo
Aspettiamo chi non è interessato a raggiungerci e intanto ci perdiamo la magia della felicità che vuole donarci chi sta aspettando noi.
Aspettiamo chi non è interessato a raggiungerci e intanto ci perdiamo la magia della felicità che vuole donarci chi sta aspettando noi.
Sono padrona del mio essere, padrona di ciò che sono, di ciò che voglio essere. Libera di ogni scelta, giusta o sbagliata che sia. Libera da ogni pregiudizio. Cado nell’abisso delle mie delusioni, ma mi rialzo più coraggiosa e più volenterosa, di prima, con lo spirito di potercela fare in qualsiasi situazione. Chiedo a chi vuole e riesce a capirmi; sincerità, semplicità! Ho nascosto nel silenzio parole mai dette, tanti ricordi, tanti rumori, tante emozioni nel cuore; che mai e poi mai nessuno riuscirà a portarmi via!
Io ti aspetto, il tempo non conta!
Assumono davvero forme strane le cose rotte che si cerca, alla meglio, di ricostruire. Ciò che si strappa farebbe meglio a rimanere spaccato, scucito a mostrare, orgogliosamente, tagli e ferite, anziché cercare di rattoppare con i soliti punti di sutura laschi e maldestri che, invero, fanno davvero uno scempio. Funziona così per tutto: bicchieri rotti, vetri scheggiati, unghie spezzate, cicatrici evidenti, cuori frantumati.
Vorrei poter avere più controllo sui miei pensieri, ma niente da fare. Galoppano in modo irrefrenabile.
La solitudine è quel silenzio discreto che ti tiene compagnia.
Il tempo inesorabilmente scorre, solcando continuamente l’essere imponendo dubbi e certezze nel pensiero del viandante.