Antonino Gatto – Figli e bambini
Vorrei avere un vocabolario per tradurre il suo ghè ghè ghè, e capir cosa prova di dentro quando sorride giocando con me!
Vorrei avere un vocabolario per tradurre il suo ghè ghè ghè, e capir cosa prova di dentro quando sorride giocando con me!
Mi sono sposata con Raimondo perché era l’unico in tutto l’orizzonte che mi potesse dare un figlio, fidandomi.
Inseguendo la popolarità, si rischia di restare soli fra la gente.
È nel loro universo fatto di gioco e colori che anelerei a perdermi. In quell’innocenza che permette di vedere solo il buono del mondo. In quella serenità d’animo che le intemperie della vita non hanno ancora intaccato. In quello sguardo verso un futuro ancora tutto carico di promesse. Ed è nella semplicità del loro cuore che vorrei dimorare… Perché non c’è nulla di più puro al mondo, del cuore di un bambino.
“Perché parla francese coi suoi figli?” Pensava. “È una cosa poco naturale e falsa! E i ragazzi lo sentono. Imparano il francese e disimparano la sincerità”.
L’unica crisi che conosco è fuori dal tuo cuore.
Le parole spessovolano via nel ventoe si spengono col tempo,le belle poesie,si tramandano in memoria,e resteranno nella storia…