Antonino Gatto – Morte
Tu che vedi oltre l’orizzonte,continua a guardarmi,e col riflesso dei tuoi occhi,illuminami la via…
Tu che vedi oltre l’orizzonte,continua a guardarmi,e col riflesso dei tuoi occhi,illuminami la via…
La vita ti da il via,la nascita un documentola sorte decide,la morte chiude.
Io riuscii a mentire a mio padre, non la mia mano. “Puoi farmi la barba?” – domandò mio padre. Andai in bagno, presi il rasoio e la schiuma, un asciugamano e tornai da lui, steso nel letto del reparto dei malati terminali. Gli spalmai un po’ di schiuma. La mano tremava, non riuscivo a fermarla. Mio padre prese il rasoio dalla mia mano e disse: “Guarda, si fa così.” Io avevo quarantasei anni e mio padre, il giorno dopo, era morto.
Non temo la morte, ma provo rammarico nel sapere di non aver tempo per visitare almeno un pezzo d’universo.
La vita è come un castello di carte, dove cerchi di costruirti qualcosa con pazienza e dedizione e poi basta un niente per spazzare via tutto.
Oggi mi sento abbastanza forte da dirti che se vuoi giocare sono pronto e che anche se sei chiamato Satana, alla fine dei conti tornerai da dove sei venuto con la coda tra le gambe!
Morire è come dormire.Solo che ti lascia dentro al cuore la tristezza di non poterpiù tornare…