Antonio Belsito – Cielo
Vorrei toccare l’arcobaleno per abbracciarlo e non lasciarlo scappare.
Vorrei toccare l’arcobaleno per abbracciarlo e non lasciarlo scappare.
Ognuno di noi è il libro/favola della propria vita e non possiamo chiuderlo, bensì dobbiamo aprirlo, scriverlo e continuare a leggerlo senza fermarci mai perché l’inchiostro non finirà mai ma le pagine si e solo allora scopriremo la favola.
Una sera d’estateil cielo nascondeil suo mantello di stellemille spille di smeraldo.Una notte buia e tristeun bagliore accecantee poi un altro e ancora,illumina lo spazio.La rabbia del cielo sulla terra.
Se la musica scava il cielo (Baudelaire), a volte il cielo permea di sè la…
Nuvole al vento, nuvole che vagano senza una meta, come pensieri eterei e senza tempo, nuvole che ci fanno sognare di poter sfiorare il cielo, nuvole che riportano alla mente il passato, svanito in un lampo continuo di felicità, nuvole che ci accompagnano nel presente e verso il futuro, nuvole che assumono le più bizzarre forme risvegliando la nostra fantasia, nuvole pure e innocenti come i sogni di un bambino.
Mi piacerebbe pensare che il male sia uno scherzo e che il bene ne sia il sorriso.
Guardo il cielo dopo la pioggia, aspetto che l’ultima nuvola si sciolga.