Antonio Belsito – Cielo
Vorrei toccare l’arcobaleno per abbracciarlo e non lasciarlo scappare.
Vorrei toccare l’arcobaleno per abbracciarlo e non lasciarlo scappare.
Volli incontrare un cuore. Mi dissero di farlo la notte tenendo per mano una stella.
È sempre dopo la tempesta che si può ammirare quanto è bello il sereno.
Il cielo è stato per millenni la casa di Dio, ma quando l’uomo ci ha messo piede, non l’ha trovato.Situazione imbarazzante!Immagina il momento in cui milioni di menti, si sono liberate da quell’immensa bugia.Peccato, che nel momento in cui quelle menti si sono liberate, hanno smesso di credere.Come a dire che il cielo è uno solo!
I pensieri si accumulano, divenendo quanto le preoccupazioni, ed è come se non riuscissimo a governarli; vorremmo fare miliardi di cose contemporaneamente e sembra non poter riuscire. Eppure, non è così; questa è dedizione scrupolosa, è amore per se stessi, è voglia di far bene e riuscire. Questa è diligenza.
All’infinito appartiene anche il nostro mondo, perché in una notte di San Lorenzo cadrà in mille pezzi e svanirà nell’infinito.Nell’infinito compreso anche l’incomprensibile, l’infinito è la misura dell’eternità.
Il Tuo Amore è la più preziosa ricchezza che io possa Possedere. Ne avrò cura fino a che esisteranno le stelle nel cielo.