Antonio Celano – Abitudine
Tornare a casa dopo il lavoro, o essere stato con gli amici, vuota, no c’è la tua solitudine.
Tornare a casa dopo il lavoro, o essere stato con gli amici, vuota, no c’è la tua solitudine.
Non basta comprendere, si deve prendere atto. Questo è sempre molto difficile, perché la maggior parte vede legge e comprende, ma poi non capisce che è proprio così.
Quando voglio qualcuno inconsapevolmente gli prendo il dito…come i bambini… un gesto che sa tanto di dolcezza!
Si faccia una domanda e si dia una risposta.
M’abituerò. M’abituerò ad appoggiare la mia mano al muro, certo, la tua spalla era più morbida, ma devo abituarmi all’idea che non è più qui per sorreggermi. M’abituerò a star zitta, ormai nella stanza accanto non c’è più nessuno che mi ascolti. M’abituerò a fare a meno delle tue scuse inutili, dei tuoi ti amo fasulli, dei tuoi “non posso fare a meno di te”. M’abituerò anche a non amarti più, ma non adesso, col tempo forse. M’abituerò a tutto, ma una cosa è certa, non riuscirò mai ad abituarmi all’idea che mi ci devo abituare.
Ogni uomo ha le proprie manie e spesso sono la sua caratteristica più interessante.
Non mi sono mai appoggiata a nessuno, perché so che le persone non sono muri,…