Antonio Dimasi – Felicità
È follia la mia, ma d’altronde la mia incoscienza non fa altro che alimentare la mia felicità.
È follia la mia, ma d’altronde la mia incoscienza non fa altro che alimentare la mia felicità.
Non l’abbracciava spesso, ma quando lo faceva era immenso, delicato, quasi come avesse il timore di romperla a stringerla troppo. E lei, lei si sentiva protetta, avvolta come da una calda e soffice coperta di lana, di quelle che nonostante il passare del tempo emanano sempre lo stesso profumo, lo stesso calore. Ecco, lui era la sua calda e soffice coperta di lana, la scaldava, le scaldava i respiri del cuore.
La felicità, si fa riconoscere quando è già passata.
Non perdete tempo a sognare la felicità, la realtà corre più veloce!
Segui la felicità, perché il tuo benessere ha il suo profumo.
Era un uomo contento, felice no, o meglio la sua felicità era fatta di parentesi che si aprivano quando la vedeva uscire dal portone di casa sua e si chiudevano quando, dallo stesso portone, lo salutava per la buonanotte.
Le gioie non condivise muoiono di solitudine.