Antonio Giovannangelo – Morte
“È la vita” mi hanno detto così. No cazzo, perché non si può morire di un tumore.
“È la vita” mi hanno detto così. No cazzo, perché non si può morire di un tumore.
Muoia, per favore!
E se neppure la morte ponesse fine al peggio?
E se la morte fosse uno scherzo della vita?
Il senso della vita è la morte, la vita dà senso alla morte. Solo grazie alla morte si diventa immortali, poiché avremo il grande privilegio dei morti che i vivi invidiano: quello di non morire più.
Questa è l’inevitabile matematica della tragedia, la moltiplicazione del dolore. Troppe brave persone muoiono un po’ quando perdono coloro che amano. Una morte può generarne due, venti o cento. È così ovunque.
La morte è una notte senza stelle e senza sogni.