Antonio Pistarà – Filosofia
Il tempo, a volte, è una spirale attesa che può rendere un’eternità un fatale istante ed un istante un’immensa attesa disillusa.
Il tempo, a volte, è una spirale attesa che può rendere un’eternità un fatale istante ed un istante un’immensa attesa disillusa.
Tutti corrono per raggiungere un traguardo quale la morte. Non sarebbe meglio gustare attimo per attimo la vita in tutte le sue sfumature? Alla fine comunque ci aspetta una triste fine, ma almeno abbiamo usufruito di ogni minuto.
Tutto ciò che scorre è vita, l’immobile è morte.
Un giorno perderò il seme della vita. In quel punto, nel mondo, crescerà l’albero della Speranza.
– Bene – dissi -, nello Stato abbiamo riconosciuto tre delle virtù, così almeno sembra: quale può essere ora l’ultima, che lo rende compiutamente virtuoso?La giustizia evidentemente.-è evidente.- Oramai, dunque, o Glaucone, come cacciatori, che tutto intorno circondano un cespuglio, dobbiamo stare attenti che la giustizia non ci scappi e si sottragga definitivamente ai nostri occhi: essa deve essere infatti qui d’intorno. Guarda, dunque, e stà attento a vederla, se mai tu la scorga prima di me, e ad indicarmela.Volesse il cielo! – esclamò – Ma sarà già una bella cosa se riuscirò a seguirti e se sarò capace di vedere ciò che mi venga mostrato.
La speranza del cielo è serena e bella, ma la speranza della terra, anche se brilla sul mutevole scenario della vita è tanto falsa ed effimera quanto è bella.
Tutto ciò che è visibile deve crescere al di là di se stesso, ed estendersi nel regno dell’invisibile.
Tutti corrono per raggiungere un traguardo quale la morte. Non sarebbe meglio gustare attimo per attimo la vita in tutte le sue sfumature? Alla fine comunque ci aspetta una triste fine, ma almeno abbiamo usufruito di ogni minuto.
Tutto ciò che scorre è vita, l’immobile è morte.
Un giorno perderò il seme della vita. In quel punto, nel mondo, crescerà l’albero della Speranza.
– Bene – dissi -, nello Stato abbiamo riconosciuto tre delle virtù, così almeno sembra: quale può essere ora l’ultima, che lo rende compiutamente virtuoso?La giustizia evidentemente.-è evidente.- Oramai, dunque, o Glaucone, come cacciatori, che tutto intorno circondano un cespuglio, dobbiamo stare attenti che la giustizia non ci scappi e si sottragga definitivamente ai nostri occhi: essa deve essere infatti qui d’intorno. Guarda, dunque, e stà attento a vederla, se mai tu la scorga prima di me, e ad indicarmela.Volesse il cielo! – esclamò – Ma sarà già una bella cosa se riuscirò a seguirti e se sarò capace di vedere ciò che mi venga mostrato.
La speranza del cielo è serena e bella, ma la speranza della terra, anche se brilla sul mutevole scenario della vita è tanto falsa ed effimera quanto è bella.
Tutto ciò che è visibile deve crescere al di là di se stesso, ed estendersi nel regno dell’invisibile.
Tutti corrono per raggiungere un traguardo quale la morte. Non sarebbe meglio gustare attimo per attimo la vita in tutte le sue sfumature? Alla fine comunque ci aspetta una triste fine, ma almeno abbiamo usufruito di ogni minuto.
Tutto ciò che scorre è vita, l’immobile è morte.
Un giorno perderò il seme della vita. In quel punto, nel mondo, crescerà l’albero della Speranza.
– Bene – dissi -, nello Stato abbiamo riconosciuto tre delle virtù, così almeno sembra: quale può essere ora l’ultima, che lo rende compiutamente virtuoso?La giustizia evidentemente.-è evidente.- Oramai, dunque, o Glaucone, come cacciatori, che tutto intorno circondano un cespuglio, dobbiamo stare attenti che la giustizia non ci scappi e si sottragga definitivamente ai nostri occhi: essa deve essere infatti qui d’intorno. Guarda, dunque, e stà attento a vederla, se mai tu la scorga prima di me, e ad indicarmela.Volesse il cielo! – esclamò – Ma sarà già una bella cosa se riuscirò a seguirti e se sarò capace di vedere ciò che mi venga mostrato.
La speranza del cielo è serena e bella, ma la speranza della terra, anche se brilla sul mutevole scenario della vita è tanto falsa ed effimera quanto è bella.
Tutto ciò che è visibile deve crescere al di là di se stesso, ed estendersi nel regno dell’invisibile.