Antonio Rega – Vita
Uno ha prigioni con muri altissimi che non gli permettono di vedere e di andare oltre, l’altro ha di fronte a sé l’oceano e ha solamente l’imbarazzo della scelta su dove vuole andare.
Uno ha prigioni con muri altissimi che non gli permettono di vedere e di andare oltre, l’altro ha di fronte a sé l’oceano e ha solamente l’imbarazzo della scelta su dove vuole andare.
La vita non è che il preludio beffardo al lutto più doloroso, il nostro.
È più semplice fuggire che affrontare, tacere che parlare, dimenticare che ricordare, essere orgogliosi che scusarsi, ubriacarsi che rimanere sobri, chiudere la porta che aprirla, litigare che chiarirsi, seguire che dettare, fingere che essere autentici, avere che essere. E di gran lunga sembra che per molti sia più semplice esistere che vivere, ma vivere come ben sappiamo è la cosa più rara del mondo. I più esistono: ecco tutto.
Tutto ciò che se ne va è un dolore che rimane.
Una delle ragioni per cui le persone vecchie fanno così tanti sogni ad occhi aperti del passato é per convincersi che sono ancora vive.
Bisogna imparare a leggere tra le righe, tra i cuori, negli occhi. Le persone parlano troppo degli altri e troppo poco di loro stessi.
La povertà, fra tutte le malattie, è la più mortale e la più imperiosa.