Arnaud Lagardère – Politica
Siamo abbastanza vicini al potere per saperne, e abbastanza lontani per poterne parlare.
Siamo abbastanza vicini al potere per saperne, e abbastanza lontani per poterne parlare.
Occhio a non ritrovarci fra vent’anni come la Francia.
Non devono preoccuparsi, nessuno vuole togliere ai magistrati la loro indipendenza, quella spesso se la tolgono da soli, vorremmo togliere loro la facoltà di decidere senza giustizia ed in tempi biblici.
Il buono della politica si ferma appena sopra la testa dei militanti di base.
Il comune di roma potrebbe dare un grosso aiuto alle sue disastrate finanze multando tutti i politici per divieto di sosta, sono in sosta vietata da decenni in luoghi dove non dovrebbero stare.
Se fare politica per il bene del paese porta a questi risultati forse sarebbe meglio che i politici sfogassero il loro amore verso altri mestieri ed altri luoghi.
C’era una volta un ragazzino molto vivace ed impertinente, stava sempre in mezzo, voleva avere ragione, ma non combinava niente, anche se glielo dicevano in faccia che non lo volevano tra i piedi, se ne fregava, anzi metteva bocca su tutto anche se il suo parere non era richiesto. Era così a suo agio nello stare inutilmente in mezzo che decise di trovare qualche amico da coinvolgere nel gioco e quindi fondò un partito, con lui nel mezzo, naturalmente. Nome e partito penso li conoscano tutti, purtroppo. Non li nomino per pudore.