Friedrich Wilhelm Nietzsche – Arte
I critici, come gli insetti, vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
I critici, come gli insetti, vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Tutto è allo stesso tempo realtà e simbolo.
Cos’è disegnare? Come ci si arriva? È l’atto di aprirsi un passaggio attraverso un muro di ferro invisibile che sembra trovarsi tra ciò che si sente e che si può.
Sto lottando con un quadro cominciato alcuni giorni prima della mia ricaduta, un falciatore, lo studio è giallo, terribilmente impastato, ma lo spunto era bello e semplice. E allora ho visto in questo falciatore – vaga figura che lotta come un demonio sotto il sole per venire a capo del suo lavoro – ci ho visto l’immagine della morte, nel senso che l’umanità sarebbe il grano che si falcia. È quindi, volendo, l’antitesi di quel seminatore che avevo tracciato prima. Ma in questa morte nulla di triste, tutto succede in piena luce con un sole che inonda tutto di una luce d’oro fino.
Nelle arti, i critici sono le uniche fonti d’informazione indipendenti. Il resto è pubblicità.
La natura è rivelazione di Dio, l’arte è la rivelazione dell’uomo.
L’arte non può mai uguagliare la ricchezza della natura.
La grande illusione dell’arte è di far credere che la grande letteratura sia una rappresentazione della vita reale, ma in realtà accade esattamente l’opposto. La vita è amorfa, la letteratura è formale.
Chiarità è veridicità nell’arte.
Realismo non significa riportare l’arte nella realtà. Significa trasportare la realtà nell’arte; non solo accettare le vicende della vita ma elevarle.
Materia dell’arte non è il bello o il nobile, tutto è materia d’arte: tutto ciò che è vivo: solo il morto è fuori dell’arte.
Quelli che fanno un affare dell’arte sono per lo più impostori.
Chiedere il significato dell’arte è come chiedere il significato della vita: l’esperienza viene prima del confronto di una misura con un sistema di riferimento.
L’arte è pericolosa. È una delle sue attrattive: quando cessa di essere pericolosa, tu non la vuoi.
Ogni vera creazione d’arte è indipendente da colui che l’ha realizzata, più potente dell’artista stesso e ritorna al Divino attraverso la sua manifestazione. In questo è un tutt’uno con l’uomo: che è l’espressione del Divino in sè.
Con l’arte e con l’ingegno si conquista mezzo regno.Con l’ingegno e con l’arte si conquista l’altra parte.
La natura è il miglior modo per comprendere l’arte; i pittori ci insegnano a vedere.