Arturo Donadoni – Paradiso & Inferno
Il diavolo esiste solo se gli dai rettaDio esiste comunque.
Il diavolo esiste solo se gli dai rettaDio esiste comunque.
I diavoli mi hanno raccontato che esiste un inferno per i sentimentali e i pedanti. Vengono abbandonati in un interminabile palazzo, più vuoto che pieno, e senza finestre. I condannati lo percorrono come se cercassero qualcosa e, già si sa, dopo un po’ cominciano a lamentarsi. Dicono che il tormento maggiore consiste nel non partecipare alla visione di Dio, e così via.Allora vengono i diavoli e li gettano nel mare di fuoco, da dove nessuno li tirerà mai fuori.
Era come osservare il paradiso senza poterci entrare.
Ho mandato la mia Anima attraverso l’Invisibile, a decifrare qualche lettera di quel dopo-morte: e poco dopo la mia Anima è tornata da me, e mi ha risposto “io stessa sono Paradiso e Inferno”.
La mia vita è stata un inferno incandescente, prima di incontrare te e vivere nel paradiso, o mia stella lucente.
Per alcuni di noi, per cui la vita è o bianca o nera, o tutto o niente, o dentro o fuori, senza mezze misure…l’essenza di ogni oggetto che possiamo possedere, dal più scontato al più raro, viene massimizzata, fondamentalmente privandosene. Perché solo la privazione aumenta il desiderio. E quando il desiderio è estremo, la sua percezione e intensità sono equivalenti a quelle di un orgasmo. Ebbene si. Bisogna fare l’amore. Fare l’amore con il cibo, con le proprie passioni, con la propria mente, con il proprio corpo, con il proprio uomo. E fare l’amore significa arrivare allo stremo delle energie fino a far male, a far mancare il respiro, a nauseare. Una sorta di masochismo paradossalmente rigeneratore, che si raggiunge solo rendendo esclusivo l’approccio con l’oggetto. L’abitudine è assuefazione che sminuisce il suo straordinario valore. Per questo bisogna fondamentalmente privarsene…
L’inferno e il paradiso sono dentro di noi, entrambi bruciano nel fuoco: passione e amore, dannazione, perdizione ed estasi.