Arturo Graf – Ricchezza & Povertà
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell’uomo uno schiavo.
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell’uomo uno schiavo.
Chi negl’incontri della vita giornaliera teme sempre di vedere compromessa e sciupata la dignità propria, mostra che la dignità per lui non altro è che un vestito.
Al povero non si perdona di voler fare il furbo.
Con le nostre mani possiamo curare, accarezzare, guidare, sostenere, dar da mangiare e da bere. Possiamo aprirle per donare e per ricevere.Oppure possiamo chiuderle ostinatamente alle necessità di chi ci passa accanto. Con le nostre mani possiamo ferire. Con le nostre mani possiamo perfino uccidere.Le nostre mani: segno di benedizione o di maledizione.E tu cosa scegli?
La fortuna si desidera e talvolta perfino si aiuta; la fama, bisogna sudarsela.
Benvenuti, nell’era di lustrini sgocciolantidi sinfoniche bugiarde meravigliedove i Papi riempion d’acque sante le piscineper i fedeli e per le figlie. Benvenuti nell’era del: coito ergo suvpuoi averlo anche tu, costa poco poco, se lo paghi doppiamente solo un anno dopo, ma voi mette!. Meglio una bionda oggiche tua moglie domani. Guardala oggi, pensa domani!.Venite, non abbiate paura. Se l’economia è in crisila fame è la migliore cura. Abbiamo oggi per voifame di ottima qualità, fame di finissima fattura,Gratis, esentasse. E per i manager, per i manager rampantiabbiamo un piano speciale: il sole 24 ore.Così la notte sparirà e finalmente voi non sognerete piùperché questa è l’era del grande… Boom!.
È bello essere il Re, ma è meglio essere un buon Re, e l’ideale è che non ci sia alcun Re.