Assunta Caruso – Felicità
Vivere nell’angoscia che tutto quel che si ha, primo o poi, finirà: è questa la Felicità?
Vivere nell’angoscia che tutto quel che si ha, primo o poi, finirà: è questa la Felicità?
Mi sono chiesta tante volte se la felicità ha un numero, un indirizzo, un cap, una residenza specifica. Mi sono chiesta se esista davvero. Mi sono chiesta se c’è un treno che ha come meta e rotta questa fantomatica parola. Come sempre, ho solo una risposta da esternare e da pronunciare a voce bassa: la felicità non è altro che seminare sorrisi in un prato dove erbacce e gramigna risiedono incontrastate senza rinunce. La felicità è fare un patto col destino, mentre desiderio e volontà si abbracciano e si amano, sotto questo cielo di mille contrasti e di acerbe contraddizioni e consapevolezze. Ecco cos’è la felicità: è amarsi incondizionatamente, è credere che qualcuno da qualche parte possa amarti davvero per quello che sei. La felicità è trovarsi sopra un precipizio, pronta a cadere ma anche pronta ad aggrapparsi alla speranza, quella speranza che ti tiene su mentre scivoli giù in quel dirupo di cattiverie. La felicità è essere pronti a mettere le ali e a volare, in qualsiasi momento, protetti indistintamente da ciò che si ha nel cuore.
La gioia è un’emozione intensa e profonda, un sentimento di pienezza esaltante avvertito dall’intera coscienza; è prossima all’ebbrezza, al rapimento, all’estasi.
La felicità consiste nell’essere liberi di essere consapevoli.
Esiste solo una passione, la passione per la felicità.
Tutti cerchiamo la felicità. Quella che stupidamente qualche volta non abbiamo visto, quella che tante volte abbiamo tenuto tra le mani ma è volata via, come foglia portata dal vento. Sai, non fa niente, perché quella felicità che noi bramiamo; ritorna sempre da chi la cerca e la brama. Bisogna solo aprire il cuore, ed essere disposti a rischiare e a combattere nonostante tutto.
La felicità è tagliarsi le vene. E scoprire poi di essere ancora vivi!