Anna Pavliv – Ateismo
Credere in Dio, ci distrae solo nel credere in noi.
Credere in Dio, ci distrae solo nel credere in noi.
Davanti a migliaia di fedeli a Fatima il Papa ha detto: “i problemi dell’umanità sono i gay, le unioni di fatto, l’aborto…”. Ed io che pensavo fossero guerre, inquinamento, mancanza di risorse, malattie, fame e povertà. Forse è colpa mia che non ho studiato teologia.
Guardare con gli occhi unti di fede la meraviglia della creazione terrestre, della vita, il fascino dell’universo cosmico è grossolanamente riduttivo.Nessun Dio potrebbe tanto.
“Dio” è solamente una menzogna nella mente dei despoti, degli stolti e dei folli… Tu a quale categoria appartieni? Io preferisco la libertà in un’insensatezza terrena all’eterna sudditanza verso il nulla.
Una volta credevo in Dio, poi ho scoperto Babbo Natale.
Dio non crede in me… per quale motivo dovrei credere in lui?
Felice è chi non perde lo sguardo verso orizzonti infiniti e sconosciuti, ma chi riesce a vedere la luce nella propria ombra.
Uccide più intelletti la mediocrità che la follia.
Io non mi considero affatto ateo e non capisco come si possa esserlo.
Dio è la più grande collisione del sentimento con la crudezza del nulla.
Mio padre non entra in chiesa per paura. Paura che tutte i peccati degli uomini che vi entrano e che la abitano possano cadergli sulla testa da un momento all’altro. Ci sono persone che mai hanno ringraziato il loro Dio semplicemente perché esiste, semplicemente perché si trova nel loro cuore, no. Ci sono persone che dopo aver stuprato, ucciso, violentato, chiedono perdono. Ci sono persone che sotto falsa fede e continue infamie entrano in chiesa parlando in preghiera. Ecco, quel Dio che tanti amano, perché permette tutto questo? Perché non fa nulla? E se perdona tutto, perché minaccia di Inferno chi non lo crede esistente? Noi atei non siamo gli unici a rifiutarlo, perché tanti credenti sono i primi a voltargli le spalle.
Genialità e follia sono sinonimi, separati da un sottile foglio di carta velina, impastato di consapevolezza.
Questo amore vive senza timore, come una fiamma accesa per mano dell’amore continua. Non è un sogno vivere mano nella mano senza timore. Le idee i passi fatti la voglia di fare che ossigena, alimenta d’energia e riempie di sorriso questo vivere.
La fede in Dio è propria consapevolezza dell’essere nel rispetto delle varie forme di pensiero: la mia coscienza è il mio Dio.
La paura dell’ignoto spinge l’uomo a racchiudersi in rassicuranti leggi fisiche e matematiche; dove non riescono quest’ultime, interviene la religione.
Con tutto rispetto per i cattolici e le loro sacre immagini, a me non piace affatto vedere Gesù inchiodato sulla croce. È per me un ricatto senza alcun fondamento o reale necessità, proprio (e solo) per incutere una forte soggezione di tipo psicologico o emotivo a chi gli sta di fronte.
Dio ha creato l’uomo il sesto giorno. Visti i risultati, evidentemente era già con la testa al weekend.