Barbara Brussa – Destino
Nominare troppo spesso il destino, scaricando su di esso le motivazioni di tutto ciò che ci accade, significa alleggerirsi del peso della responsabilità che ogni nostra scelta comporta.
Nominare troppo spesso il destino, scaricando su di esso le motivazioni di tutto ciò che ci accade, significa alleggerirsi del peso della responsabilità che ogni nostra scelta comporta.
Quando sarà il cuore a voler pronunciare un “ti amo”, le labbra dovranno arrendersi alla sua volontà.
Spero che i sogni ricoprano la vostra notte, a me resta il ricordo di un attimo rubato. Ho assaporato l’eternità in un semplice bacio, e ho perduto la mia anima amando il mio peccato!
Talvolta aggrovigliamo così tanto i nostri pensieri, da crearci prigioni dalle quali è difficile evadere.
Il destino di ogni essere umano è tracciato fin dalla sua nascita. Anzi fin dal suo concepimento e oltre; da sempre. La sua esistenza corre lungo un binario predestinato; più o meno diritto, più o meno tortuoso. La sua vita è una parabola più o meno corta, più o meno lunga. Più o meno felice, più o meno infelice. Essa, nonostante il libero arbitrio, è immutabile; così è scritto da sempre nel grande libro della vita che esiste fuori dal tempo e non ha ne principio, ne fine. Noi, poveri mortali, non possiamo conoscere il senso del nostro essere; lo sapremo soltanto quando ci sarà concesso di aprire gli occhi e la mente per prendere visione del grande disegno divino.
Quando gli unici ricordi belli che stringi fra le mani sono squallide memorie bugiarde, non resta che avvinghiarsi forte all’oblio e lasciarsi trasportare nell’oltre. Laddove si estendono i territori di una sincera realtà, che saprà regalarti un autentico e ottimistico sorriso.
L’avvenire non si trova quando si smarrisce il presente.