Barbara Brussa – Silenzio
Il silenzio, a volte, non è altro che un “ti amo” o un “ti voglio bene” ferito, che trattiene il fiato. Non per orgoglio, ma per dignità.
Il silenzio, a volte, non è altro che un “ti amo” o un “ti voglio bene” ferito, che trattiene il fiato. Non per orgoglio, ma per dignità.
Quante volte ci sentiamo accarezzare la pelle nuda dell’anima, dalle dolci mani d’un sogno, mentre l’inclemente realtà ci sta sfacciatamente prendendo a pugni.
A volte basta un attimo, per far esplodere una manciata di parole, che accendono i contorni di una dolce-amara illusione.Un attimo, e con una pennellata avventata e superficiale, si può dipingere l’Inferno sulla tela della propria vita.La vita è un susseguirsi di attimi: ne basta uno soltanto, per poter abbracciare le stelle, e un altro ancora per pensare che tutto sia perduto…
Alle voci rumorose di menti confuse, ogni tanto il mondo contrappone il suono del silente, che scuote la realtà con verità assordanti.
Amo il silenzio della notte, amo contemplare il cielo, la luna luminosa, il brillare delle stelle. Mi fanno sentire la serenità nel cuore. Mentre pensieri e sogni iniziano la loro danza.
Perché quando il troppo è davvero troppo, l’unica cosa che desideri è il silenzio intorno a te, per poter finalmente dedicarti alla soluzione dei problemi tuoi e ascoltare la tua voce interiore, tra fiumi di parole superflue che ti vengono inopportunamente scaricati addosso. Non si tratta di esserci o non esserci, ma semplicemente di sentire il bisogno impellente di drenare mente, corpo e spirito. Laddove proliferano veleni per l’anima, occorre fermare il passo e riflettere su percorsi alternativi da intraprendere. Il più bel dono offerto dall’amicizia e dall’amore è la comprensione dei silenzi dell’altro, l’esserci senza invadere un campo già di per sé fragile. Chi comprende ciò, e a te ci tiene, saprà raggiungerti nell’altrove; tutti gli altri continueranno a lamentarsi della tua presunta assenza, con immotivato vittimismo e cieco egocentrismo.
Bisogna rassegnarsi a certi silenzi, e far capire al cuore che è meglio lasciar stare.