Bhagavad Gita – Paradiso & Inferno
Tre porte ha l’inferno: lussuria, ira, avarizia.
Tre porte ha l’inferno: lussuria, ira, avarizia.
È lunga e dura la strada per uscire dall’inferno, eppure avevo imboccato la via più corta e facile per raggiungere il paradiso.
Noi siamo fatti di bene e male, il bene che dai e il male che spesso ricevi.
Non c’è peggior inferno che trovarsi intrappolati in un paradiso, che non assomiglia minimamente a ciò che si era immaginato.
Avevo un vecchio zio che ragionava in modo lineare. Una volta mi fermò per strada e mi chiese: “Sai come il diavolo tormenta i reprobi?” Alla mia risposta negativa disse: “Li fa aspettare.” E ciò detto, proseguì il cammino.
Il paradiso non è un luogo fuori portata, bensì uno stato mentale.
La forza e la fede ci conducono nel mondo che ci spetta. La debolezza e la sfiducia fanno di noi dei burattini manovrati dalle situazioni.