Bhagavad Gita – Paradiso & Inferno
Tre porte ha l’inferno: lussuria, ira, avarizia.
Tre porte ha l’inferno: lussuria, ira, avarizia.
C’è una bimba col sorriso sul visoalle falde del paradiso,che con un fiore alla mano, cantando,danza fra gli angeli che la stanno acclamando.Mentre all’inferno è grande l’attesa,dell’Orco che ha violato ogni offesa,ed un deserto di braci lo aspetta,a piedi nudi, per correre in fretta,e non solo dal tanto calore,ma dal pungente fetido odore!
L’amore è l’anticamera del Paradiso.Però capita di aprire la porta sbagliatae di ritrovarsi all’Inferno…
Se confondi un angelo con un demone il rischio è di cadere all’inferno con lui.
Siamo tutti dipendenti. Cose e persone. Passato presente futuro. Siamo tutti dipendenti. Ed uscirne è la vera lotta. La battaglia che ci definisce.Che persone saremo? Di quelle che dominano? Di quelle che sono dominate?
I malvagi lavorano più duramente per andare all’inferno di quanto non facciano i giusti per andare in paradiso.
Si dovrebbe adorare il serpente. Se non ci fosse stato lui, Eva sarebbe ancora una vergine che passeggia in paradiso e il genere umano non esisterebbe.