Bhagavad Gita – Paradiso & Inferno
Tre porte ha l’inferno: lussuria, ira, avarizia.
Tre porte ha l’inferno: lussuria, ira, avarizia.
Sono un viandante sullo stretto marciapiede della terra, e non distolgo il pensiero dal Tuo volto che il mondo non mi svela.
Non è mai troppo tardi per cambiare e per migliorare le cose. Non bisogna mai stancarsi di inseguire ciò che potrebbe mutare positivamente la nostra vita.
Tutti possono gestire il paradiso, tutti tranne chi è abituato a gestire l’inferno.
Quando non ci sarò più, quasi certamente mi spetterà l’Inferno. Però, il Superiore non potrà rinfacciarmi di non aver provato a fare nulla. Su questo ci discuterei.
E vorresti correre in paradiso, laddove non esistono “etichette”, laddove c’è spazio per tutti e non come in uno stadio con posti limitati.
Un angelo di nome Laura è scesa dal cielo per amarmi, ma io come un demonio gli uccisi tutti i sogni ed ora giro nell oblio dell inferno.