Bill Shankly (William Shankly) – Sport
In un club c’è una Santa Trinità: i giocatori, il tecnico e i tifosi. I dirigenti non c’entrano. Loro firmano solo gli assegni.
In un club c’è una Santa Trinità: i giocatori, il tecnico e i tifosi. I dirigenti non c’entrano. Loro firmano solo gli assegni.
Io penso che per segnare bisogna tirare in porta.
Bisogna fare sacrifici per diventare un calciatore, ma bisogna farli anche quando lo si è.
Siamo stati tutti navigatori notturni sulla prua di Azzurra, issavamo lo “spinnaker” e “cazzavamo la randa” esultando.Alle olimpiadi invernali eravamo nazionali di curling, bocciavamo le “stones” ansimando freneticamente facendo “sweeping”.Oggi siamo sulla “piastra” in posizione “grab start”, beccheggiamo con gambata propulsiva per cantare l’inno al muretto.Nulla però può eguagliare la gioia che provo urlando “goal” per la mia squadra del cuore.
Perché recitare, fingere di essere quello che non sono non fa parte del mio sangue, io sono quello che la gente vede, senza filtri né maschere. Perché lo so bene che nella vita, come nel calcio, i palloni gonfiati fanno poca strada.
Se quel palo sarebbe andato in gol…
Il calcio non è quello che succede sugli spalti, il calcio non è quello che succede fuori dallo stadio. Il calcio sono quei 90 minuti in cui 22 giocatori rincorrono un pallone. Quello che succede fuori o sugli spalti, personalmente non mi interessa, questo non è fregarsene ma è separare lo sport da quello che lo rende marcio, ovvero la criminalità.