Blaise Pascal – Abitudine
Ho scritto questa lettera più lunga solo perché non ho avuto tempo di farla più corta.
Ho scritto questa lettera più lunga solo perché non ho avuto tempo di farla più corta.
Se un terrorista facesse esplodere una bomba nucleare in un città di quattro milioni abitanti…
Un paio di bottiglie vuote e un mal di testa infernale mi fanno pensare di aver scritto qualcosa di buono.
A volte serve solo un secondo in più per cambiare idea.
Ecco una delle cause dei nostri mali: viviamo imitando il prossimo e non ci facciamo…
Non riesco a lasciarmi scivolare le cose addosso. Mi piace fingere sia così, una di quelle che “non mi vuoi più nella tua vita? Perfetto, perché io non ti volevo nella mia” ma la verità è che non lo sono. La verità è che quando qualcuno mi abbandona, non riesco a fare a meno di interrogarmi sul perché l’abbia fatto, se magari avrei potuto fare qualcosa per impedirlo, se, se, se… Non ci riesco proprio a fregarmene, magari mi sembra sia così; ma poi arriva la sera e tutto mi piomba addosso come un enorme macigno sul cuore e posso solo ripetermi “devo andare avanti; e in un modo o l’altro ci vado. Brutta malattia, la fragilità.
Si cessa di essere colpevoli solo quando si diventa vittima di un’ingiustizia più grande.