Blaise Pascal – Morte
Noi corriamo senza pensarci nel precipizio, dopo di esserci messi qualcosa dinanzi per impedirci di vederlo.
Noi corriamo senza pensarci nel precipizio, dopo di esserci messi qualcosa dinanzi per impedirci di vederlo.
Il poeta non muore, bensì rientra nel bozzolo per poi uscirne nelle nuove vesti delicate e leggere di una novella farfalla, libera di volare nell’immenso etere stellato dell’aldilà della fisicità.
Si muore se non si vive.
Prima o poi, a tutti tocca andarcene, ma farlo volontariamente è forse un peccato troppo grande contro noi stessi.
Non è bene essere troppo liberi. Non è bene avere tutto il necessario.
Da quanti secoli si risponde alla morte con altra morte, e chi rimane in vita augurandosi altra morte, è già morto in questa vita.
La morte delle persone che ci stanno accanto ci riguarda più della nostra.