Gabriele Martufi – Morte
Siamo tutti un po’ matti, quanto basta per non impazzire di fronte al pensiero della morte.
Siamo tutti un po’ matti, quanto basta per non impazzire di fronte al pensiero della morte.
I più bei versi, le più belle scene a teatro riguardano sempre la morte, perché il più grande messaggio dell’artista è farci comprendere la bellezza della disfatta.
Invidio i morti, e solamente con loro mi cambierei.
Sappiamo di dover morire ma non ci crediamo.
Ciò che non è conosciuto non va temuto, ma rispettato.
Mi dispiace ma questo è il mio lavoro di Dio della morte. Quindi se vuoi uccidere Inoue… Prima devi uccidere me!
La sofferenza, vivere la sofferenzaricordi mai spenti, ricordi sempre vivi.Assistere impotenti al lento declino,il corpo assente, occhi lucidi e serenil’amore dei propri cari, l’attesa, la speranza.Un segno. Lo sguardo nel vuoto,mani che si stringono in preghiera,nessun segno, l’anima si liberail corpo inerme, le labbra sorridenteun piccolo alito di vento, un po gelidoannuncia l’imponderabile.La vita ha concluso il suo cammino:Nulla ha potuto la potenza dell’amore.I ricordi che portiamo dentrorivivranno per sempre nell’animacon gioia nei momenti di solitudine.