Antonino Gatto – Carità
Se un giorno vuoi toccare il cielo con un dito dai una mano a qualcuno ad imparare a volare.
Se un giorno vuoi toccare il cielo con un dito dai una mano a qualcuno ad imparare a volare.
Nella sofferenza del tuo cuore vedo l’indifferenza del mondo.
Nel momento in cui l’aiutare qualcuno diventa un danno per se stessi, non è più una forma di altruismo o una forma d’amore. È solo autolesionismo.
La povertà non è una vocazione, ma una condizione!
Se lo fai, fallo per soddisfare te stesso con l’altrui sorriso e aiuta come vuoi, con quello che puoi, chiunque, dimenticando di averlo fatto.
Il vero bene è farne, senza pretendere assolutamente nulla in cambio.
Il bene si fa in silenzio, tutto il resto è “palcoscenico”.
La generosità è così rara che, quella autentica, è sempre sospetta.
Ogni volta che si compie un’opera di bene, in cielo c’è qualcuno che ci sorride.
Fai del bene senza guardare a chi lo fai, perché un domani sarai tu in avere bisogno di qualcuno.
C’e chi vive per prendere una carezza, un sorriso, un po’ d’amore. Io vivo per donare perché quando sai donare qualcosa è il più bel regalo che fai a te stessa.
Ognuno di noi ha insito nella sua parte più profonda forza e amore sufficienti da riuscire a distruggere quel velo di oscurità ed egoismo che spesso cala davanti agli occhi, rendendoci ciechi di fronte alla sofferenza altrui.
Solo nel dare amore la nostra anima acquista forza per affrontare il dolore che la vita fa incontrare strada facendo.
Non c’è persona più povera di chi non ha amore nel cuore.
Mai negare il sostegno a nessuno, perché un giorno potrai averne bisogno tu.
Quando perdiamo l’uso della preghiera, della compassione e della comprensione perdiamo per sempre l’essenza della nostra vera anima.
Il tutto non guarda al niente.