Carl William Brown – Guerra & Pace
L’uomo in tempo di pace è incoerente, predica il bene e fa il male; in tempo di guerra è più coerente, predica il male e fa il male.
L’uomo in tempo di pace è incoerente, predica il bene e fa il male; in tempo di guerra è più coerente, predica il male e fa il male.
Un buon scrittore deve comunque indignarsi sempre il più possibile.
Per migliorare il mondo tutti spendono buone parole, o per meglio dire le vendono.
Poiché tra gli animali l’uomo è il più aggressivo, è compito dei saggi far sì che egli rivolti la sua aggressività contro la stupidità, solo così migliorerà.
L’ignoranza è un male troppo grande, è un nemico troppo potente, chi la combatte è destinato a perdere, ma la lotta lo giustifica e lo gratifica, non è masochismo, è una sublimazione.
Grande distruttore l’uomo, forse indegno della vita. Consapevole della sua potenza. Incosciente dei suoi errori. E da umano cosa ci è rimasto se non chiederci se vale la pena continuare ad aspirare nuove conquiste. Oggi ancora crollano tutte quelle umane e vere emozioni. Sprofondano nella legalità della fine.
Le grandi tragedie del mondo hanno due mani: una impugna il mitra, l’altra l’indifferenza.