Carlo Bisecco – Cielo
E un giorno anche io imparerò a volare.
E un giorno anche io imparerò a volare.
Estasiati a guardare il cielo! Ma se le stelle calassero delle funi rimarremmo tutti penzoloni.
Lassù, dove il cielo inizia, la magia delle stelle ci accarezza.
Il letto è il campo dello spirito liberato dal peso. Bisogna essere distesi per vedere…
Nell’orizzonte vedo un forte vento soffiar fra il bel paese e il gran mare. Ogni ora grida di dolore, finché la mano di Dio ci liberò.
Le stelle sono buchi da cui filtra la luce dell’infinito…
La nuvola era sorta dalle parti infedeli di Levante, dal mare, elemento dei meno devoti, e veniva così in fretta, piccola e rabbiosa, che nel tempo d’andare e tornare di sagrestia già spuntava sul filare dei pioppi in fondo allo stradale della canonica: d’un tratto si torsero e si piegarono investiti come da un fuoco. Tutta la campagna fu presa da una fosca disperazione di vento.