Carlo Bisecco – Vita
Nelle scuole dovrebbero insegnare anche a vivere, non solo a come vivevano i nostri avi.
Nelle scuole dovrebbero insegnare anche a vivere, non solo a come vivevano i nostri avi.
Se si esce da quello che è un ingranaggio mentale aggrovigliato e arrugginito, si entra in un altro mondo, un altro stato dell’essere: quello dell’anima libera, che ti permette di sognare la realtà più bella e fantastica che tu possa immaginare.
Nel cercare di capire i folli, anch’io finisco col diventare folle. Ma non è follia, anzi bellissima follia!
Non sentirti sbagliata agli occhi del mondo, solo perché non sei perfetta come tutti gli altri. Ricorda nessuno è perfetto, si indossa solo una maschera per sembrare ciò che non si è. Nessuno è perfetto. Tutti possiamo prendere strade sbagliate, incamminarci in cunicoli senza fondo. Non bisogna per forza essere al centro del mondo per sentirsi bene e perfetti, basta solo saper stare nel cuore delle persone, nel modo più semplice, essendo quello che si è: “sbagliati ma veri”.
Quando cresci solo cominci a vivere per te stesso e basta; solo dopo varie esperienze capisci che vivere per se stessi ma anche per gli altri rende migliori perché egoismo e potere a nulla portano!
La vita è come un pugno che sta per arrivarti, se lo incassi ti rimane un livido che piano piano sparisce, se lo riesci a schivare rimani salvo senza provare dolore.
Ci sono giorni in cui ogni cosa che vedo mi sembra carica di significati: messaggi che mi sarebbe difficile comunicare ad altri, definire, tradurre in parole… Sono annunci o presagi che riguardano me e il mondo insieme: e di me non gli avvenimenti esteriori dell’esistenza ma ciò che accade dentro, nel fondo; e del mondo non qualche fatto particolare ma il modo d’essere generale di tutto. Comprenderete dunque la mia difficoltà a parlarne, se non per accenni.