Carlo Bisecco – Vita
Nelle scuole dovrebbero insegnare anche a vivere, non solo a come vivevano i nostri avi.
Nelle scuole dovrebbero insegnare anche a vivere, non solo a come vivevano i nostri avi.
Il giorno dopo è sempre così. Il giorno dopo qualsiasi cosa. Un anno bisestile, una passione non corrisposta, una sbornia di liquore dolce. Non riesci ad abituarti all’idea di essere già al giorno dopo. Ti ritrovi nel tuo primo pomeriggio del tuo primo di gennaio a metà novembre e ti accorgi di essere stonato, perché fuori tempo. Per gli altri è un giorno come un altro. Per te, è un giorno come te. Sei in ritardo. Non sei ancora uscito da ieri ed è già domani, anche se gli altri lo chiamano oggi.
Il punto di vista dei perdenti non viene mai considerato, a meno che non sia in punta di lancia.
In questo labirinto chiamato vita, cerco di vivere, scegliendo tra strade e percorsi adatti a me.
Avere nelle scarpe la voglia di andare. Avere negli occhi la voglia di guardare. E invece restare prigionieri di un mondo che ci lascia soltanto sognare, solo sognare.
La vita è la scuola più vera, l’insegnante che non smette mai di insegnare anche quando pensi di sapere tutto lei continua a darti lezioni.
Possiamo fantasticare mille situazioni, infinite emozioni, poi dobbiamo fare i conti con la realtà. Molti non riscontrano i propri sogni in essa… e per questo finiscono per sognare di vivere!