Carlo Bo – Libri
In un mondo minacciato, la letteratura dovrebbe essere una guida, non un rifugio.
In un mondo minacciato, la letteratura dovrebbe essere una guida, non un rifugio.
Uno dei modi migliori per far rivivere il pensiero di un uomo: ricostruire la sua biblioteca.
Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno è guardare gli occhi come parte del volto. L’altro è guardare gli occhi e basta, come se fossero il volto. È una di quelle cose che mettono paura quando le fai. Perché gli occhi sono la vita in miniatura. Bianchi intorno, come il nulla in cui galleggia la vita, l’iride colorata, come la varietà imprevedibile che la caratterizza, sino a tuffarsi nel nero della pupilla che tutto inghiotte, come un pozzo oscuro senza colore e senza fondo. Ed è lì che mi sono tuffato guardando Silvia in quel modo, nell’oceano profondo della sua vita, entrandoci dentro e lasciando entrare lei nella mia: gli occhi Ma non ho retto lo sguardo. Invece Silvia sì.
1) Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grandi risultati comportano un grande rischio.2) Quando perdi, non perdere la lezione.3) Segui sempre le 3 “r”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.4) Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.5) Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.6) Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.7) Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo.8 ) Trascorri un po’ di tempo da solo ogni giorno.9) Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.10) Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.11) Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.12) Un’atmosfera amorevole nella tua casa dev’essere il fondamento della tua vita.13) Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato.14) Condividi la tua conoscenza. È un modo di raggiungere l’immortalità.15) Sii gentile con la Terra.16) Almeno una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima.17) Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l’uno dell’altro.18) Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.
I venti non si sa mai quando arrivano, come arrivano. Sono improvvisi e inspiegabili come i moti del cuore. Un istante prima sei calmo, sei sereno ed ecco che ti senti addosso un’agitazione, una frenesia… i venti cambiano cose che eran lì immutate da sempre: spiagge, boschi, ghiacciai. Abbiamo forse anche noi dei venti nel cuore? Qualcosa che quando arriva è più forte di tutti e non vuol sentire ragioni? È così, pensai, che si diventa pazzi? È così che appare di schianto una verità che non conoscevi e non volevi conoscere?Avevamo già letto quel brano a scuola, ma allora non avevo pensato al vento. Lì, in mezzo a quel turbinio, a quel vocio, a quello strusciare angoscioso dell’aria sui muri, lo vidi, il vento, quello che una volta nella vita entra nel cuore di un uomo e glielo sconquassa. Fuori era tutto un ululato. E così nel cuore di quel bandito (o era un bravo?, non ricordavo) che voleva suicidarsi. La pistola ci aveva impressionati tutti in classe: chissà se avrebbe tirato o no il grilletto, ci chiedevamo. Ma adesso capivo. C’era troppo vento dentro di lui perché lo tirasse. E un vento che non è come un libeccio: quando arriva non è mai per caso, non è mai senza un perché…(…) e poi quando il vento s’attenuta, si placa, ti guardi intorno e vedi che tutto è stato sconvolto, che tutto è mutato, irriconoscibile. L’albero pende spezzato, le pietre sono rotolate via, i vetri infranti, i vasi dei fiori in cocci, la fontana zeppa di rami e foglie. Ti volgi intorno e c’è una luce mai vista, spettrale, come se il mondo ricominciasse da lì e tutta quella rovina fosse stata necessaria. I venti dell’anima portano qualcosa come questa luce, ma prima devono trascinarti giù, più giù, perché senza fine non c’è inizio.
– Non puoi saperlo. Non puoi sapere quanto tempo rimane. Non possiamo calcolarlo in mesi, giorni o ore.- Non preoccuparti, Mel. I miracoli non finiscono così. Non ti perderò mai. Non lo permetterò.
Grande libro, grande noia.