Carlo Maria Martini – Religione
La preghiera è riconoscimento della nostra fragilità e confessione della nostra incapacità.
La preghiera è riconoscimento della nostra fragilità e confessione della nostra incapacità.
Non puoi donare la vita ad un tuo difetto, perché colui è un dono di Dio.
La religione è finita. Non c’è più nessuno che si vanti di aver portato a letto una suora.
Dio è nostro Padre. Che si ha da temere essendo figli di un tale Padre?
Ogni giorno, ogni notte affidiamo la nostra anima a Dio ma!…Dio, tu che tutto puoi cambia il cuore di coloro che affidano a te la propria anima che sono talmente ricchi di cattiveria e malvagità danno estrema sofferenza a chi ama con vero Amore.
Nazareno, tu che restituisci la voce ai muti e la vista ai ciechi, avresti potuto privarmi della parola e degli occhi. Avresti potuto rendermi pazzo e annebbiare per sempre la mia mente. Sarei diventato uno dei tanti derelitti coperti di mosche e stracci che dormono nella Gehenna. Vivrei ammassato intorno alle mura della città gridando frasi senza senso, con la mano tesa in cerca di un pezzo di pane. La gente guarderebbe dall’altra parte e cambierebbe strada per evitarmi. Sarei uno degli ultimi, uno di quelli che tu ami maggiormente.
La fede è l’unica vera amica che abbiamo quando la vita ci mette davanti ad una realtà scioccante, ad una delusione mai aspettata soprattutto da persone che pensavamo fossero gli ultimi a farci del male. Ognuno di noi ha quella vera e unica amica chiamata fede, basta cercarla dentro di noi e poi capiremo quanta potenza ha sulla nostra vita.