Carlo Maria Martini – Religione
La preghiera è riconoscimento della nostra fragilità e confessione della nostra incapacità.
La preghiera è riconoscimento della nostra fragilità e confessione della nostra incapacità.
Per raggiungere la pace dello spirito dobbiamo riuscire a staccarci dalle nostre abitudini e liberarci dalle passioni.
Quando si perde il timore di Dio, di conseguenza si perde anche la riverenza che gli è dovuta.
Tre livelli per raggiungere la fede: un primo livello, più semplice è quello morale; togliere gli affetti disordinati. Un secondo livello è quello delle scelte; cercare il meglio nella mia vita, non solo togliere la polvere di dosso. Un terzo livello che chiamerei trascendentale, è quello che non si vede non si tocca, ma che è la radice di tutto, cioè giungere a Dio… con sforzo nell’ascesi per vincere la paura. “Vincere se stesso e superare la paura, la morte, la disillusione, tutto ciò che in noi è diffidenza, chiusura, amarezza è aprirsi alla pienezza di Dio”
Dio e l’umanità hanno fondato la loro causa su nulla, su null’altro che se stessi. Allo stesso modo io fondo allora la mia causa su me stesso, io che, al pari di Dio, sono il nulla di ogni altro, che sono il mio tutto, io che sono l’unico.
Il cattolico medio non ama il suo Dio!Non sarebbe pronto a seguire Gesù, non saprebbe vivere in povertà. Si sposa, ma non ama.Legge la Bibbia, ma non riesce a distinguere neanche tra Cesare e Gesù.Dice di seguire Gesù, ma firma guerre fratricide.Vuole la croce, ma per lui è solo un simbolo.Prega il suo Dio, ma non sa elencare i peccati, e ne commette la maggior parte.Il cattolico medio non è un credente, è cattolico perché glielo hanno detto!
Con Dio siamo sempre in ritardo, perché Egli è sempre ad attenderci.