Carlo Peparello – Filosofia
Non chiederti cosa non hai fatto. Non chiederti cosa potresti fare. Chiediti cosa hai fatto senza risultato e non ti porrai più queste domande.
Non chiederti cosa non hai fatto. Non chiederti cosa potresti fare. Chiediti cosa hai fatto senza risultato e non ti porrai più queste domande.
Il filosofo si riconosce dall’avere inseparabilmente il gusto dell’evidenza e il senso dell’ambiguità.
Io penso che nessuno di noi abbia accanto qualcuno, che lo conosca fino in fondo. Questo perché nemmeno noi possiamo dire di conoscerci del tutto. Il nostro carattere è costituito da tanti piccoli aspetti segreti, nascosti da qualche parte e sempre pronti a saltare fuori, in ogni momento. Infatti pensandoci: ogni giorno viene fuori una piccola parte di noi, del nostro carattere che il giorno prima non avevamo notato. Purtroppo si tratta di eventi talmente invisibili di cui non ci rendiamo conto e che forse mai noteremo! Ma noi cambiamo, continuamente, ogni giorno della nostra vita fino all’ultimo scoprendo mano a mano la nostra personalità, chi siamo veramente.
È assurdo, ma più si cerca di cambiare le cose e più si finisce per cambiare se stessi, ci si abitua al marcio che la vita ci mostra, come un cerchio senza inizio e fine, ad ogni ciclo ci lascia con un mezzo sorriso sulle labbra che non fa che confermare che avevamo ragione nella sola occasione in cui speravamo di avere torto.
Ci hanno insegnato a perdonare… ma chi perdonerà noi stessi, per aver perdonato?
Il silenzio… un’arma da usare con discrezione.
L’oscurità non è la notte. È un senso di buio nel profondo dell’esistenza trasformata, riempita di nulla, anche nella luce del sole.