Cecilia Randall – Libri
Il centro del suo mondo era lì, tra le sue braccia, e soffriva in agonia.
Il centro del suo mondo era lì, tra le sue braccia, e soffriva in agonia.
Scrivere è come amare? No! L’amore soddisfa se corrisposto, scrivere no a volte penso sia solo un inutile passatempo una pura illusione Scrivere è insoddisfazione è mancanza di qualcosa Posso scrivere che ti amo, ma non sarà mai come dirtelo e ricevere un tuo sorriso scrivere è una tremenda illusione questo è quello che penso eppure continuo a scrivere perché? Perché? Perché?
Adesso stava partendo, avrei fatto qualsiasi cosa per rivederla, mentre fino al giorno prima non mi ero mosso di un passo. Come quando vieni lasciato in una storia e ti svegli disposto a fare tutto per farla tornare da te. Di solito è troppo tardi.
“Avada Kedavra!””Expelliarmus!”Lo scoppio fu come un colpo di cannone e le fiamme dorate che eruppero tra loro, al centro esatto del cerchio che avevano disegnato, segnarono il punto in cui gli incantesimi si scontrarono. Harry vide il lampo verde di Voldemort urtare il proprio incantesimo, vide la Bacchetta di Sambuco volare in alto, scura contro l’alba, roteare come la testa di Nagini contro il soffitto incantato, verso il padrone che non avrebbe ucciso, che finalmente ne entrava in pieno possesso. E Harry, con l’infallibile abilità del Cercatore, la prese al volo con la mano libera mentre Voldemor cadeva all’indietro, le braccia spalancate, le pupille a fessura degli occhi scarlatti che si giravano verso l’alto. Tom Riddle crollò sul pavimento con banale solennità, il corpo fiacco e rattrappito, le mani bianche e vuote, il volto da serpente inespressivo e ignaro. Voldemort era morto, ucciso dal rimbalzo della sua stessa maledizione, e Harry fissava, con due bacchette in mano, il guscio vuoto del suo nemico.
Quel cerchio di rosso e porpora e oro sembra nella notte cittadina un foro trapanato nella realtà per mostrare l’astratto splendore che arde al di sotto.
È bene giungere alla fine del viaggio dinanzi a noi, ma è il viaggio che conta, alla fine.
Solo alla fine di un buon libro puoi arrivare a capire il vero significato, l’enigma dell’autore. Ogni goccia dei loro messaggio scorre pian piano formando un torrente, per poi diventare un fiume con lo scorrere delle pagine, ma solo arrivando all’ultima pagina si possono udire le onde del mare infrangersi sugli scogli.