Cecilia Rossini – Abitudine
Triste modernità.Sembra un televisore spentoma è solo un cuore inaridito.
Triste modernità.Sembra un televisore spentoma è solo un cuore inaridito.
Ogni giorno lottonon per prendere l’ultimo posto libero in trenoo per avere i frutti migliori…
Il tempo rende giustizia, quando ormai è troppo tardi.
Una prigione sembra che poco per volta diventi una stanza amica, ma in realtà è l’arrendevolezza che la fa sembrare amica.
Perché stiamo insieme se non lo desideriamo che sia abitudine o un errore, non è tempo sprecato? O forse siamo compagni di destini che s’incrociano e che tristi guardiamo oltre, oltre di noi, oltre il nostro stupido gioco d’amore.
Sono una che condivide tutto, tranne lo spazzolino da denti!
Esiliata lontano da lei, dolce rassicurante amante della lenta vita che scorre. Fiore da aprire, ma mai con sorpresa, il suo odore addormenta ma non inebria. Se tornasse nei miei giorni, forse mi sentirei a casa, ritroverei il viso a cui regalare un sorriso. Rimpiango un’azione prevedibile, un abbraccio conosciuto sin troppo bene. Il tempo mi allontana da questo stato e lamento la sua mancanza come una vedova che in cuor suo sa bene che il tempo non cura ma squarcia forte la sua ferita immortale.