Celeste Mafessoni – Paradiso & Inferno
Ma poi forse è questo l’inferno!
Ma poi forse è questo l’inferno!
Dietro ad ogni disputa si cela l’ignoranza… facciamo in modo che non sia la nostra!
Pst! Padre Restrepo! Se il racconto dell’inferno fosse tutta una bugia, saremmo proprio fregati…
Non limitiamoci a guardare il buio della vita terrena; andiamo oltre, laddove c’è la luce della vita eterna.
C’è una bimba col sorriso sul visoalle falde del paradiso,che con un fiore alla mano, cantando,danza fra gli angeli che la stanno acclamando.Mentre all’inferno è grande l’attesa,dell’Orco che ha violato ogni offesa,ed un deserto di braci lo aspetta,a piedi nudi, per correre in fretta,e non solo dal tanto calore,ma dal pungente fetido odore!
C’è un inferno da cui fuggire e un paradiso in cui restare, ecco cosa rappresenta la scrittura. Puoi diventare qualunque cosa e mimetizzarti, puoi trasformarti divenire per poi ritornare allo stato originario. La scrittura non ha dogmi rigidi, non rema contro la natura di chi la usa e non ha perimetri.
Infanzia. L’unico paradiso perduto.