Cesare Beccaria – Morte
Non è dunque la pena di morte un diritto, […] ma è una guerra della nazione con un cittadino.
Non è dunque la pena di morte un diritto, […] ma è una guerra della nazione con un cittadino.
È tutto un mistero, cosa c’è dopo il “volo”? Il mistero stesso ha conservato in sé un mistero, un mistero divino. Ora, come non mai, la “notte delle albe” si è tramutata in qualcosa di grandioso, perché verrà il giorno in cui, finalmente, riverrà il tramonto, e quel tramonto non morrà mai!
Per me… parlare di Morte è naturale come parlare di Vita!
Ciò che i Nazisti hanno fatto agli Ebrei, gli umani lo stanno facendo agli animali.
Quando una persona a te cara viene a mancare un anno sembra un’eternità, sembra quasi non fosse mai esistita e si trattasse solo di un bellissimo sogno.
La morte è l’unica vera fregatura di questa vita.
Il senso della vita è la morte, la vita dà senso alla morte. Solo grazie alla morte si diventa immortali, poiché avremo il grande privilegio dei morti che i vivi invidiano: quello di non morire più.