Cesare Fischetti – Stati d’Animo
La notte è la mia vita. La tranquillità è la mia casa. Il silenzio è la mia musica.
La notte è la mia vita. La tranquillità è la mia casa. Il silenzio è la mia musica.
E poi arriverà il tempo in cui lei tornerà a ridere, a cantare e a ballare. Tornerà con gli occhi diversi e con il viso più gentile, quella dolce espressione di chi torna ad arrendersi alla vita. Imparerà che il mondo è diverso da come lei lo vede, è un posto meraviglioso se solo sai guardare oltre. Guarderà a fondo, nelle piccole sfumature di questo pianeta, e tornerà di nuovo l’alba nel suo cuore. Si lascerà accarezzare dalla vita perché, in questa odissea di emozioni, si salverà per essere felice per sempre.
Le urla sì, fanno paura, ma il silenzio, Dio, il silenzio mi terrorizza. Il silenzio mi congela, mi fa rabbrividire e mi fa venire voglia di urlare.
A volte mi sale la malinconia, si fanno sentire le cose che mi sono sempre mancate, si fanno sentire i ricordi, si fa sentire la mancanza di coloro a cui ho voluto tanto bene, la mancanza di coloro che mi hanno dato affetto e quel senso di famiglia che ho sempre desiderato avere! A loro va ancora il mio pensiero, mi mancano!
Sarà, ma le cose rubate hanno un altro sapore: le mele, gli sguardi, i baci. I pensieri, no. I pensieri non si toccano. Chi ruba un pensiero, carpisce l’ultima spiaggia inviolata, l’ultimo pezzo di terra incontaminata, razziando l’unico angolo di libertà di un uomo.
Ed è un bene che io sono come sono, perché avrei anche potuto essere come te!
Le carezze sono come i graffi, lasciano il segno.