Charles Bukowski – Libri
È lo scrivere che sceglie te, non tu che scegli lo scrivere.
È lo scrivere che sceglie te, non tu che scegli lo scrivere.
Ormai l’aveva imparato.Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante. Era successo con Michela e poi con Alice e adesso di nuovo. Stavolta li riconosceva: quei secondi erano lì e lui non si sarebbe più sbagliato.
La vita è come un buon libro: se vuoi il colpo di scena, basta solo girare pagina.
La vita è come un libro: ogni giorno è una pagina, ogni passo è una riga.
Sai cos’è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderaiquesta grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un’orma, un segno qualsiasi, niente. Il marecancella, di notte. La marea nasconde. È come se non fosse mai passato nessuno.È come se noi non fossimo mai esistiti. Se c’è un luogo, al mondo, in cui puoi non pensare a nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. È tempo. Tempo che passa. E basta…
“Edmondo” disse “voi non ucciderete mio figlio!”Il conte fece un passo indietro, gettò un debole grido, e lasciò cadere l’arma di mano.”Che nome avete pronunciato, sgnora Morcef!…””Il vostro” gridò lei gettando il velo, “il vostro che, solo io forse, non ho dimenticato mai! Edmondo, non è la signora Morcef che viene da voi, è Mercedes!…””Mercedes è morta, signora” disse Montecristo “ed io non conosco più nessuno che porti questo nome.”” Mercedes vive, signore, e Mercedes vi ricorda, poiché lei sola vi ha riconosciuto quando vi vide, ed anche senza vedervi, alla sola voce, Edmondo, al solo accento della vostra voce…
Quando parliamo insieme, talvolta io sento che la sua voce è l’eco dell’anima mia.