Charles Bukowski – Stati d’Animo
Scrivevo per evitare di impazzire. Scrivevo per spiegare a me stesso questa stramaledetta vita.
Scrivevo per evitare di impazzire. Scrivevo per spiegare a me stesso questa stramaledetta vita.
Vi sono sguardi carichi di dolore, altri di felicità, vi sono quelli che celano odio e rancore altri indifferenza, difficile scorgere uno sguardo realmente disinteressato, poiché in ogni persona vi è sempre un interesse recondito.
Sai che c’è? Che ho imparato a sorridere, anche se ho voglia di piangere, ho imparato a guardare il sole anche se non c’è, in fondo era questione di vita o morte. Ed è così che ho imparato che mi piaccia o meno la vita è maledettamente vita!
L’istinto; io amo il mio istinto. Non fallisce mai, non mente e non sbaglia. Per questo gli sono fedele!
Dimmi, ma quando non avrai più nessuno da imitare come farai a convivere con te stesso?
Vieni così brutalmente ferito, che riesci ad alzare muri incredibilmente robusti e alti, poi ti rendi conto che, anche tu stesso, non riesci più a distruggere ciò che hai costruito, e diventi un qualcosa, che non avresti mai voluto essere.
Porta alla luce i pregi di qualcuno e ne avrai riconoscenza almeno apparente.