Chiara Lubich – Religione
Io sono nella misura in cui dico “si” al progetto di amore che Dio ha per me.
Io sono nella misura in cui dico “si” al progetto di amore che Dio ha per me.
Affidiamo tutte le nostre pene al Signore, perché solo Egli ci accoglie disinteressatamente, irradiandoci di forza, amore e speranza.
Nella quaresima ci uniamo al popolo di Israele che peregrinò quaranta anni nel deserto e a Gesù che visse quaranta giorni di penitenza prima di iniziare il suo ministero.
La religione come ogni forma di credenza non ha avvenire e risulta una vuota illusione senza futuro, per il quale nel tempo presente bisogna lavorare, seppure lentamente e gradualmente, per affermare il primato della ragione. Da questo punto di vista la religione non solo aiuta a crescere ma rappresenta un freno a cui bisogna liberarsi.
La fede ha bisogno di una base, e questo si basa su una conoscenza approfondita di ciò che deve essere creduto. Credere, non solo guardare, è necessario comprendere.
I Santi non sono tali perché immuni da colpe dinnanzi a Dio, ma perché hanno saputo lavare gli altri dal peccato.
Di notte un ateo crede quasi in un Dio.