Chiara Micellone – Stati d’Animo
Ci si può ingenuamente illudere di qualcosa di possibile, oppure ci si può follemente illudere di qualcosa di impossibile.
Ci si può ingenuamente illudere di qualcosa di possibile, oppure ci si può follemente illudere di qualcosa di impossibile.
Tutti hanno un cuore, ma per molti purtroppo resta un semplice organo vitale. Saperlo usare è ciò che fa la differenza. Saper ascoltare con esso rende diversi. Saper trattenere dentro di lui le cose più belle e importanti, le lacrime e i dolori da cui deriva ciò che sei e gli sbagli e gli errori che formano la tua esperienza.
L’amore ti prende incondizionatamente, e non importa se sia giusto o sbagliato. Importa amare, anche se poi si soffre, preferisco asciugarmi le lacrime d’amore che quelle della solitudine.
Un bambino cieco dalla nascita non sa nemmeno di essere cieco finché non glielo dice qualcuno. Anche allora si crea un concetto perlopiù accademico di che cosa possa essere la cecità. Solo chi ha perduto la vista può averne un’idea chiara. Ben Hanscom ignorava il significato della solitudine, perché quella era da sempre l’unica dimensione della sua vita. Se la condizione fosse stata nuova o più localizzata, avrebbe potuto capire, ma la solitudine racchiudeva la sua vita e la travalicava.
Gli altri li sopporto pazientemente, è la pazienza per tollerare me stessa che mi manca! Non mi sopporto più!
Sono attimi impalpabili, li sento nel suono del vento e nel profumo della vita, attimi in cui cerco respiri e risposte, quando il silenzio sarà capace di rubare lo spazio alle parole che si rincorrono nella mente, troverò me stessa e le mie scelte. Intanto respiro fino in fondo gli attimi.
Il mio rispetto è per chi ha rispetto per me. Il mio amore è per chi mi ama davvero. Il mio affetto è per tutti quelli che riescono a comprendermi senza giudicarmi. La mia gratitudine è per tutti quelli che mi voglio bene, nonostante la vita li allontani e li confonda.