Matteo Decadent – Cielo
Come lo sventolar di bandiera, i nostri lenzuoli bianchi si arrendono all’imbrunir dell’azzurro…
Come lo sventolar di bandiera, i nostri lenzuoli bianchi si arrendono all’imbrunir dell’azzurro…
Pur se un passato d’oscuri colori non sporca le ali di nero spesso è il timore del’ultimo volo che tinge gl’occhi di cielo.
Le stelle hanno dipinto un percorso dimenticando che prima o poi cadono, si spengono e svaniscono.
Una stella cadente un graffio nel cielo blu notte ferita che non si rimargina all’istante ma disegna un arco di pura magia e illuminando d’oro bianco l’aria, strabiliando gli occhi plana proprio qui, nelle mie mani, congiunte a riceverla, è davvero il mio cuore la tua meta ambita? Sì! Ed io resto così: stupita e per sempre innamorata!
Esistono i colori del cielo. Il sole li accende e la natura li riflette. E poi esistono i colori della vita. Il cuore li accende e l’anima li riflette.
La luna è come il sole, prima ti illumina e poi se ne va.
Il sole non si dà pena di sciogliersi dietro il confine all’orizzonte e così la luna si insinua lentamente, osserva il panorama e decide di iniziare il suo percorso sul firmamento portando con se un inebriante mistero.
Se stella ci sarà nel cielo del domani, sarà, con nostalgia, coperta di rottami; così quello che noteremo, sarà soltanto il disegno che l’uomo avrà plasmato senza nessun sostegno, pensando che ciò che ha fatto era soltanto ciò che si doveva fare!
È troppo bello poter pensare, volando tra fogli di carta colorati di cielo.
Stanotte c’è una luna opaca sfumata in cielo.
Ma tu non sei in cielo, sei nelle onde del mare, nei prati verdi, in ogni singolo fiore sei qui accanto a me… sempre.
Se mi levate il tramonto perdo come minimo cinque chili di malinconia.
Pulviscolo di comete di asteroidi di corpi celesti che passando vicino alla terra entrando nell’atmosfera s’incendiano e ci regalano uno spettacolo che non ha uguali il più grande dei spettacoli pirotecnici impallidisce al cospetto di cotanta bellezza soltanto nell’universo trova la magnificenza che merita.
Anche il cielo fa le sue dediche.
È lì, in quel preciso punto dove cielo e mare s’incontrano e si fondono in tutt’uno mistico, li ha inizio l’infinito dell’occhio umano, non c’è più orizzonte che tenga, ma solo la voglia immensa di guardare oltre la cosa immaginabile, più lontano dalla realtà, più in profondità nella nostra stessa anima.
Pensi davvero che chi ti ha deluso valga il tempo che gli dedicherai? Guardati intorno, forse c’è già chi cancellerà quella delusione e ti farà ritornare il sorriso, se invece hai bisogno di piangere, fallo al buio passeggiando sotto le stelle, con gli occhi rivolti al cielo.
Tu non lo sai, nemmeno io, ma poi si l’ho saputo! Quando? In un sogno, più vero del reale! Ecco insieme mani strette alle mani tu fissavi un orizzonte di una luce mai vista, il celo con le sue stelle a illuminarti i sentieri. Tutto si scostava dal passato, un amore vero governava la terra nessuno più soffriva, nessun bambino piangeva, il sorriso nella bocca di tutti il paradiso era nell’anima! Tu non lo sai ma io l’ho sognato quel mondo!