Cirillo Filippo Vescera – Scienza e tecnologia
Qualsiasi oggetto che entra nel vuoto, crea una realtà.
Qualsiasi oggetto che entra nel vuoto, crea una realtà.
I “fatti” della scienza sono fatti per essere smentiti dai fatti.
Non sono contrario al progresso della scienza in quanto tale, al contrario, guardo con ammirazione allo spirito scientifico dell’Occidente e se questa ammirazione ha delle riserve è perché lo scienziato dell’Occidente non ha alcun riguardo per le creature più umili di Dio: io aborrisco la vivisezione con tutta l’anima. Detesto l’imperdonabile massacro nel nome della scienza e della cosidetta umanità e considero tutte le scoperte scientifiche che si macchiano di sangue prive di valore. E credo con chiarezza che spunterà un giorno in cui lo scienzato onesto dell’Occidente porrà dei limiti ai metodi attuali di perseguimento della conoscenza. Verranno approntate misure che terranno conto non solamente della famiglia umana, ma di ogni creatura vivente.
Una laurea in medicina, più anni di specializzazioni, bastano a far capire la differenza tra maschietti e femminucce?
L’interasse dei binari per l’alta velocità dei treni è ricavata dai solchi lasciati dalle antiche bighe. Ci muoviamo sempre sul passato.
La tecnologia obbliga gli uomini a prendere atto della propria stupidità. È il paradosso dell’antico Sapiens Sapiens. Più ha saputo dominare i suoi procedimenti mentali, più ha saputo concretizzarli in strumenti raffinatissimi per la soluzione di problemi astrusi, più ha scoperto la sua voglia irrefrenabile di servirsene per soddisfare pulsioni sempre più scollegate dal “controllo corticale”. Per usare una pietosa parafrasi.
Siamo diventati tutti tecnologici, eppure regrediamo. Chissà perché più avanza la tecnologia più il cervello di molti risulta mummificato.