Claudio Mignogna – Abitudine
Chi nella vita parla presto e più di quanto deve, è destinato a pagare di più e ricevere sempre meno…
Chi nella vita parla presto e più di quanto deve, è destinato a pagare di più e ricevere sempre meno…
Puoi trasformare il male in bene, basta volerlo.
E passerà, come tutto deve passare. Alla notte più scura non segue forse il giorno? Allora mi consolo perché tutto passa perfino questa incertezza sbroglierà al vento la sua matassa.
Che senso ha poi stare con qualcuno che non vuoi? C’è forse una ragione precisa…
E poi ti abitui. Ti abitui a non vedere più quel ragazzo. Ti abitui a non avere più quell’ansia che avevi ogni volta prima di vederlo. Ti abitui a non cercarlo più e a non vedere più quel display che si illumina, a non incrociare più le tue mani con le sue, a non sfiorare più quelle labbra che ogni volta ti faceva battere il cuore a mille. Ti abitui e non sentire più il suo respiro addosso al tuo, ti abitui a stare senza di lui. Ti abituerai a tante cose, ma l’unica cosa che so è che non si potrà dimenticare mai niente.
Ma se i morti sono in Paradiso, perché portare i fiori al cimitero?E se malauguratamente fossero all’inferno perché illuminarli con futili lumi di cera? Potrebbero forse guardarci indignati?Se l’anima vive ed è invisibile non sarebbe meglio rimembrarli col pensiero anch’esso invisibile e intoccabile?E se l’anima sopravvive alla morte perché li chiamiamo defunti?
Chi nella vita parla presto e più di quanto deve, è destinato a pagare di più e ricevere sempre meno…